DIAGNOSI
Il tumore del colon e del retto ha una prevalenza molto alta nel nostro paese, anche in Campania.
La maggior parte dei tumori del colon e del retto deriva dalla trasformazione maligna dei polipi, ovvero di escrescenze dovute al proliferare improvviso delle cellule dell’intestino. I polipi sono considerati quindi precancerosi, ovvero precursori del cancro. Il polipo può essere definito, in base alle sue caratteristiche, sessile (cioè con la base piatta) o peduncolato (ovvero attaccato alla parete intestinale mediante un piccolo gambo).
Non tutti i polipi, però, sono a rischio di malignità. Ve ne sono infatti tre diversi tipi: i cosiddetti polipi iperplastici (cioè caratterizzati da una mucosa a rapida proliferazione), amartomatosi (detti anche polipi giovanili e polipi di Peutz-Jeghers) e adenomatosi. Solo questi ultimi costituiscono lesioni precancerose e con possibilità variabile di trasformazione in tumore maligno.
La probabilità che un polipo del colon diventi cancro dipende da vari fattori, tra cui la sua dimensione: è minima (inferiore al 2%) per dimensioni inferiori a 1,5 cm, intermedia (2-10%) per dimensioni di 1,5-2,5 cm e significativa (10%) per dimensioni maggiori di 2,5 cm.
Nell’immagine, una nostra recente asportazione endoscopica di due grossi polipi cancerizzati del colon in un unico tempo, durante lo stesso esame endoscopico, senza ricorrere a chirurgia o chemioterapia.
TERAPIA
Il quaranta per cento delle persone con oltre sessant’anni convive con lesioni precancerose polipoidi (bombe ad orologeria) nel proprio intestino: da qui l’indicazione a sottoporsi a una colonscopia a partire dai cinquant’anni di età, sopratutto in caso di familiarità per polipi o, ancor di più, per il tumore del colon.
Lo spunto, in questi casi, deve giungere da sé o dal proprio medico di base. Lo screening per il tumore del colon-retto prevede infatti la ricerca del sangue occulto nelle feci e, soltanto in caso di positività, l’esecuzione della colonscopia. Ma i tassi di adesione allo screening sono ancora molto bassi, principalmente a causa della scarsa radicalità di copertura del sistema di screening delle ASL. Se al Nord nel 2016 all’invito hanno risposto oltre 9 adulti su 10, la quota è risultata dimezzata (4,3 su 10) nelle regioni meridionali: maglia nera alla Calabria, seguita dalla Puglia, dalla Campania e dalla Sicilia.
Un grande passo avanti è stato effettuato nel trattamento di queste lesioni pre-cancerose o cancerose. Infatti, con nuove metodiche messe a punto sia in Europa che in Giappone, ad oggi è possibile togliere radicalmente sia i polipi del colon (ed evitare quindi che si trasformi in tumore), sia il tumore stesso nei suoi stadi iniziali.
Tali interventi vengono oramai eseguiti routinariamente da molti endoscopici, anche nella nostra regione.