Natale, lo sappiamo tutti, fa rima con tavola, condivisione, stare insieme. Sia al nord che al sud. Ma attenzione alla linea (ed alla salute), se ci teniamo a restare in forma. Ogni volta che ci sediamo durante le festività, pranzi o cenoni non importa, ingurgitiamo all’incirca 2000 calorie. Che, detto in altri termini, corrispondono quasi al fabbisogno giornaliero di un uomo sedentario di 1,70 o di una donna, che pure non fa attività fisica, alta 1,60. Una bomba, insomma, per il nostro benessere. Per di più, se moltiplichiamo tale media per tutte le tavolate di vigilia, Natale, Santo Stefano, San Silvestro, Capodanno ed Epifania (senza dimenticare i giorni intermedi in cui mangiamo volentieri gli avanzi) arriviamo a migliaia di calorie nell’arco di un periodo brevissimo.
I danni della vigilia
Che sia di pesce, ok, ma non significa leggerezza. Il cenone naturalmente parte dall’aperitivo, brindisi annesso e solo così introiettiamo 100 calorie. Mangiando poi un paio di tartine ne aggiungiamo 150 e con un antipasto a base di gamberetti in salsa rosa raggiungiamo quota 300. Quando arriviamo al primo con crostacei ne aggiungiamo al nostro organismo altre 500-600 e se facciamo seguire un capitone stufato ne sono altrettante. Ogni bicchiere di vino “ammonta” a 100. Con i dolci, infine, c’è l’en plein. Una fetta di panettone equivale 365 calorie e una di pandoro a 280, col torrone saliamo a 460 e con gli stuffoli a 480. Ovviamente l’abbinamento con lo spumante è d’obbligo: e ad ogni bicchiere ne sorseggiamo 100. Per non parlare del vino che è praticamente la stessa cosa.
Dal pranzo del 25…
Ecco i danni porzione dopo porzione… Cominciando con un ricco antipasto con salumi, sott’aceti e sott’olio mettiamo su 300 calorie; con la lasagna 470 e con la pasta al forno addirittura 500. Passiamo ai secondi: l’arrosto di arista ne conta 350, mentre salsicce e friarielli 600. E con queste vanno conteggiate quelle dei dolci sulle quali siamo già edotti visto che sono gli stessi del cenone della vigilia….
…a quello dell’ultimo dell’anno
Per comprendere quante calorie siamo capaci di ingurgitare il 31 dicembre a tavola basta completare con i diktat della tradizione: aggiungiamo a ciò che abbiamo detto quelle delle porzioni di cotechino che ne conta 500 e dello zampone con cui ci spingiamo a 540, ma le morigerate lenticchie ne assicurano “solo” 220.
I cibi più “dannosi”
Seppure il menù di pesce sia più salutare, crostacei e molluschi contengono più colesterolo ma, poiché il loro consumo è occasionale, va bene. E sono sempre preferibili ad un antipasto di salumi. Del resto, se fritti, anche pesce e verdure raddoppiano il contenuto calorico. I sott’olio, poi, sono tra i peggiori alleati della dieta: le verdure (povere di calorie e prive di grassi) con l’olio diventano ipercaloriche e lo stesso vale per acciughe e tonno. Preferiamo allora gli alimenti sott’aceto. Fritture e cotture elaborate in genere insieme a salse varie e insalata russa rendono il pasto grasso e più lungo e difficile da smaltire.
Stuzzichini e brindisi, quadro completo
Se ci intratteniamo a stuzzicare per salutare il nuovo anno, completiamo la panoramica. E stavolta con solo in fatto di calorie ma anche a livello digestivo. Ecco qualche esempio in cifre:
6 quadretti di cioccolato = 150 kcal
4 pezzetti di torrone = 170 kcal
1 bigné = circa 100 kcal;
5 datteri = 100 kcal
3 olive = 35 kcal
3 noci = 100 kcal
40 g di grana: 150 kcal
1 cucchiaio di maionese o altra salsa (con maionese) = 110-130 kcal
1 bicchierino di superalcolico = 40-75 kcal
Di Maristella Di Martino da http://www.pianetagourmet.net/