In questi ultimi giorni si è sentito molto parlare della procedura innovativa di resezione endoscopica a tutto spessore che è stata effettuata presso la nostra Unità di Endoscopia Digestiva per la prima volte nella nostra provincia.
Di cosa si tratta?
È una tecnica innovativa, denominata “full thickness endoscopic resection”, mini-invasiva, che consente la resezione di polipi infiltranti, maligni, lesioni sottomucose e sembra essere promettente per l’escissione a tutto spessore del carcinoma intestinale ai primi stadi di malattia.
Il trattamento endoscopico dei polipi colo-rettali maligni è spesso difficile, specialmente per il carcinoma del retto (ERC) localizzato nel retto. Viceversa, l’approccio chirurgico può comportare una “sacchetta” temporanea o definitiva e mette il paziente a rischio di complicanze post-chirurgiche, spesso frequenti.
Con questa tecnica, si impiega un dispositivo ad elevata tecnologia che consente, con l’utilizzo di un semplice endoscopio, l’asportazione di un piccolo tratto dell’intestino che contiene la lesione tumorale, evitando di incorrere in complicanze gravi come la perforazione o il sanguinamento grazie alla contemporanea sutura meccanica della base di taglio”.
Insomma, una procedura molto meno invasiva e meno rischiosa per il paziente, che permette anche di ridurre i tempi di ospedalizzazione, consentendo al paziente di rientrare al proprio domicilio in 6-12 ore.
L’intervista