Il tumore del pancreas ha una bassa incidenza tra la popolazione ma, purtroppo, un alto tasso di mortalità molto alto nonostante i progressi scientifici e tecnologici nella gestione dei tumori. Solo 7 pazienti su 100 sono vivi a 5 anni dalla diagnosi di tumore. Ad oggi è la quarta causa di morte per cancro in entrambi i sessi. La cattiva prognosi è, da un lato, dovuta alla crescita rapida, insidiosa e senza sintomi fino agli stadi avanzati e, dall’altro, all’assenza di metodi adeguati per la diagnosi precoce. Inoltre, è da tenere ben presente che l’unico metodo terapeutico “radicale” per curare la malattia è l’asportazione chirurgica ma, sfortunatamente, solo il 10 o al massimo il 20% dei casi è idoneo per la chirurgia di resezione poiché la maggior parte viene diagnosticato in stadi avanzati.
Di solito, il termine “tumore del pancreas” è usato genericamente per l’adenocarcinoma duttale, che rappresenta l’85-90% dei tumori pancreatici… quindi, attenzione, i tumori del pancreas non sono tutti uguali!
Come tutti i tumori, anche quello del pancreas ha una sua classificazione, poiché si parte sempre da una forma benigna prima di arrivare a quella maligna. Queste classificazioni si basano su criteri morfologici e istologici e dividono i tumori pancreatici in tre categorie: lesioni benigne, lesioni precancerose e lesioni maligne.
ATTENZIONE: Solo i tumori precancerosi hanno il vero potenziale per progredire verso la malignità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’uso di tre gradi di displasia (ovvero di iniziale trasformazione da tessuto normale a tessuto tumorale) per stimare il loro potenziale di malignità, come grado lieve/moderato/severo o basso/intermedio/alto.
I tumori maligni più importanti sono i seguenti:
- adenocarcinoma duttale e suoi sottotipi: 85-90%
- neoplasie mucinose papillari intraduttali (IPMN) con un carcinoma invasivo associato: 2-3%
- neoplasie cistiche mucinose (MCN) con carcinoma invasivo associato: 1%
- carcinoma a cellule acinose: <1%
- pancreatoblastoma: <1%
- cistoadenocarcinoma sieroso: <1%
Il pancreas però, oltre a tumori maligni ha anche forme benigne con possibilità “diverse” di progressione al tumore maligno che sono suddivise in quattro tipi principali:
- neoplasie mucinose papillari intraduttali (IPMN)
- neoplasie cistiche mucinose (MCN)
- neoplasie pseudopapillari solide (SPN)
- neoplasie cistiche sierose (NSC).
IPMN e MCN possono progredire nel tempo da lesioni con displasia di basso grado a lesioni con displasia di alto grado e quindi tumori veri e propri. Le SPN sono neoplasie maligne di basso grado, compaiono quasi sempre nelle donne giovani e devono essere rimosse chirurgicamente, al contrario delle NSC che è quasi sempre benigna e può essere monitorata clinicamente, con la procedura chirurgica raccomandata quando il tumore raggiunge l’induzione dei sintomi legati alle dimensioni della massa.
I fattori di rischio legati allo sviluppo di tumore del pancreas sono principalmente di due tipi: quelli intrinsechi del pancreas e quelli “esterni”.
Quelli intrinsechi del pancreas, e quindi della persona stessa, sono:
- la familiarità di cui però ancora non sono chiari i geni, ovvero quale parte del DNA sia compromesso nelle persone della stessa famiglia affette dallo stesso problema;
- alcune sindromi genetiche rare;
- la pancreatite cronica, indipendentemente dalla sua causa (alcol, calcoli, genetica, farmaci etc); in particolare modo, in questo gruppo di pazienti, la comparsa di diabete mellito è un vero campanello d’allarme. Si stima che circa il 20-25% dei pazienti con pancreatite cronica abbia sviluppato il diabete da 6 a 36 mesi prima della diagnosi del tumore maligno!!!
I fattori esterni, invece, sono rappresentati principalmente dal fumo di sigaretta, alcol e obesità.
In relazione a quanto detto finora, quindi, fare una diagnosi precoce del pancreas è estremamente complesso. L’unica possibilità che ad oggi abbiamo è quella di monitorare i pazienti “ad alto rischio” familiare o genetico con gli esami diagnostici a disposizione. Attualmente, i metodi più efficienti per una diagnosi certa e precoce di tumore del sono l’ecografia endoscopica ovvero ecoendoscopia (EUS) e le biopsie dirette nel pancreas attraverso una pancreatoscopia, ovvero l’ingresso diretto nel pancreas con un endoscopio attraverso la bocca.
L’ecoendoscopia permette inoltre di ottenere un campione di tessuto mediante una biopsia con un ago che trapassa lo stomaco o il duodeno e giunge direttamente nel pancreas adiacente.
La pancreatoscopia invece permette una visione diretta delle lesioni all’interno del pancreas e quindi un campionamento bioipstico sotto visione.
La capacità di fare diagnosi con EUS è di oltre il 90% mentre con pancreatoscopia è quasi il 100%.
Il nostro reparto di Endoscopia Digestiva rappresenta un centro di eccellenza per la diagnosi ed il trattamento endoscopico di questo tipo di tumori.
Infatti, in basso sono allegati due casi “tipo”.
Il primo in basso a sinistra rappresenta una diagnosi precoce con ecoendoscopia di tumore del pancreas. Il secondo, in basso a destra, una visione diretta all’interno del pancreas in un caso sospetto di lesione pretumorale (IPMN) con iniziale trasformazione in tumore avanzato in un giovane paziente con pancreatite cronica e familiarità, grossi fattori di rischio per insorgenza del tumore del pancreas.